Nel 1977 Max Redin ha iniziato a dare spazio alla sua fantasia disegnando con penne matite e pennelli. Nei suoi primi lavori c'erano uomini che nascevano dalla terra, alberi che diventavano uomini con braccia e corpi di rami e radici.

Il legame dell'uomo con la terra lo ha sempre attratto. La natura intorno a se' lo ha sempre attratto. Nonostante il suo desiderio di frequentare un liceo artistico, suo padre, lo indirizzo' in un istituto di periti industriali edili, dove l'unico disegno presente tra le varie materie era quello tecnico. Ha sempre amato disegnare a mano libera giocando con i colori con le sfumature, con la precisione dei dettagli. Qualche anno dopo il diploma si iscrisse allo IED di Milano e diede alcuni esami con successo: Cartotecnica, Gestalt, Storia dell'arte e Disegno dal vero, ma presto dovette abbandonare per motivi economici. I suoi genitori separati da qualche anno avevano preso strade diverse e i loro figli sostenuti soltanto dalla loro madre non poterono esaudire i loro desideri di crescita professionale, se non autonomamente e con molte difficoltà. Max non si perdette mai d'animo e pur dedicando molto del suo tempo ad altre attività remunerative, continuò a disegnare senza mai abbandonare la sua passione. Nel disegno trovava serenità, pace, autostima e infiniti desideri di creare forme in equilibrio tra loro.

Ancora oggi, pur dedicando molto del suo tempo libero ai figli, continua a disegnare, a suonare la sua chitarra e a tenersi in forma. Una delle sue più importanti collaborazioni è quella nata con la famiglia Rambaldi. La Fondazione, intitolata a Carlo Rambaldi vincitore di tre premi Oscar per gli effetti speciali di King Kong, Alien ed ET l'extraterrestre, oggi gestita dalla figlia Daniela e dal figlio Victor, lo ha inserito nel suo Team e non c'è cosa più emozionante per Max Redin di farne parte. L'altra collaborazione è stata quella con la prestigiosa ditta americana Beau Ties of Vermont che per due anni ha inserito e venduto con successo, cravatte, papillon e pochette usando il suo disegno "Colori".